Colf e Badanti: un trattamento fiscale differente. Tutto quello che c’è da sapere per il 2025

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Nel vasto panorama del lavoro domestico, colf e badanti rappresentano una categoria di lavoratori soggetta a regole fiscali specifiche, diverse da quelle applicate ad altri lavoratori dipendenti. Comprendere queste differenze è fondamentale, sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori stessi, per evitare errori e adempimenti omessi.

Perché colf e badanti hanno un trattamento fiscale differente?

La principale differenza rispetto ad altri lavoratori dipendenti riguarda il ruolo del datore di lavoro: nel caso di colf e badanti, il datore di lavoro domestico non è sostituto d’imposta.
Questo significa che non è obbligato a trattenere le imposte sui redditi pagati al lavoratore, né a trasmettere la Certificazione Unica (CU) all’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, ciò non esonera colf e badanti dal dichiarare i redditi percepiti, se superano i limiti previsti per l’obbligo dichiarativo. Per poter adempiere ai propri obblighi fiscali, devono disporre di un documento che attesti i compensi ricevuti, anche se non è una vera e propria CU.

La Dichiarazione Sostitutiva 2025: cos’è e a cosa serve

Anche se il datore di lavoro domestico non deve trasmettere la CU all'Agenzia delle Entrate, è comunque obbligato a rilasciare una dichiarazione sostitutiva al lavoratore.
Questa Dichiarazione Sostitutiva dei Redditi percepiti permette a colf e badanti di presentare correttamente la propria dichiarazione dei redditi.

Cosa deve contenere la Dichiarazione Sostitutiva?

Ecco gli elementi essenziali che non devono mancare:

  • Dati anagrafici e codici fiscali di datore di lavoro e lavoratore.

  • Anno fiscale di riferimento (es. 2024 per la dichiarazione che sarà rilasciata nel 2025).

  • Numero di giorni lavorati, includendo:

    • Festività.

    • Riposi settimanali.

    • Giorni non lavorativi retribuiti.

    • (Escludendo invece i periodi senza diritto alla retribuzione).

  • Retribuzione lorda annua percepita, inclusa la tredicesima e i contributi previdenziali.

  • Quota dei contributi INPS a carico del lavoratore.

  • Retribuzione netta effettivamente corrisposta.

  • Eventuali somme a titolo di TFR o anticipi di TFR.

Quando consegnare la Dichiarazione Sostitutiva a colf e badanti?

A differenza della Certificazione Unica per i lavoratori dipendenti ordinari, per colf e badanti non esiste una data perentoria di consegna stabilita dalla legge.
Tuttavia, è fortemente consigliato consegnarla almeno 30 giorni prima della scadenza per la dichiarazione dei redditi.

➡️ Per il 2025, la dichiarazione dei redditi dovrà essere presentata entro il 31 ottobre 2025, pertanto è buona prassi consegnare la dichiarazione entro il 1° ottobre 2025.

Perché la Dichiarazione Sostitutiva è importante?

🔑 Questo documento è fondamentale non solo per la dichiarazione dei redditi, ma anche per accedere a:

  • Agevolazioni fiscali.

  • Prestazioni sociali (es. ISEE, bonus, assegni familiari, ecc.).

  • Domande di cittadinanza o permesso di soggiorno, in caso di lavoratori stranieri.

Inoltre, garantisce trasparenza nei rapporti di lavoro e tutela il lavoratore in caso di controlli o verifiche fiscali.

Riepilogo finale: cosa deve sapere chi assume colf e badanti

AspettoRegolaCertificazione Unica (CU)Non obbligatoria per colf e badanti. Non trasmessa all'Agenzia Entrate.Dichiarazione Sostitutiva RedditiObbligatoria per il datore verso il lavoratore.ContenutoDati fiscali, retribuzione lorda/netta, giorni lavorati, TFR, contributi.Scadenza consigliataEntro il 1° ottobre 2025 (30 giorni prima della scadenza dichiarazione redditi).UtilitàPermette al lavoratore di presentare la dichiarazione dei redditi e accedere a bonus/prestazioni.

Conclusione

Nel lavoro domestico, essere informati sulle corrette procedure fiscali è fondamentale.
Colf e badanti devono ricevere un documento chiaro e completo, utile per la dichiarazione dei redditi e per dimostrare la propria situazione lavorativa.

Il rispetto di questi adempimenti protegge sia il datore di lavoro che il lavoratore da future contestazioni e permette a chi lavora di accedere a tutti i diritti e benefici previsti dalla legge.

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